Enhancing the right to education

Ensuring that every person can fully enjoy the right to education is both a promise and a shared responsibility. At the UN Social Forum 2025, the Swiss Commission for UNESCO is co-hosting a side event that will look ahead: What must education systems do to remain inclusive and resilient in the face of new global challenges?

This discussion will explore how education policies and cooperation frameworks can better promote and protect human rights — including addressing inequalities, technological change and crises affecting learners worldwide. With contributions from governments, researchers and international experts, the session will highlight concrete pathways to advance the right to education and leave no learner behind.

Specific objectives

  • Deepen understanding of how structural inequalities and global transformations shape the implementation of the right to education.
  • Foster exchange and collaboration among experts, Member States, civil society, academia, private sector and other key actors on the future of the right to education.
  • Share insights from experts about key challenges and forward-looking strategies to safeguard and advance education as a fundamental human right.

Expected outcomes

📍 Palais des Nations, Room VII (Building A, Floor 3), Geneva
📅 30 October 2025
🕐 13:00–15:00 (CET)
🎧 French–English interpretation provided
🥂 Reception with light refreshments to follow
👥 In-person only event

🔗 Registration: https://indico.un.org/event/1

L’UNESCO riconosce importanti documenti storici conservati in Svizzera

Berna, 11.04.2025 — Diversi documenti e collezioni archivistiche conservati in Svizzera sono appena stati iscritti nel Registro internazionale Memoria del Mondo dell’UNESCO. Questo riconoscimento sottolinea la loro importanza eccezionale per la memoria collettiva dell’umanità.

Tra le iscrizioni di quest’anno figurano:

Le Convenzioni di Ginevra

  • Documenti fondamentali, oggi più attuali che mai, che hanno gettato le basi del diritto internazionale umanitario e che continuano a costituire un riferimento per la protezione delle vittime dei conflitti armati.
  • Le Convenzioni di Ginevra sono conservate presso l’Archivio federale svizzero a Berna.

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Gli archivi di Annemarie Schwarzenbach ed Ella Maillart

  • Due pioniere della letteratura e del reportage fotografico del XX secolo che hanno segnato la loro epoca con opere che riflettono uno sguardo audace, un profondo impegno e una continua esplorazione del mondo.
  • Le collezioni iscritte sono conservate presso le seguenti istituzioni: Biblioteca nazionale svizzera (Berna), Photo Elysée (Losanna) e Biblioteca di Ginevra.

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Il Trattato di Friburgo

  • Iscrizione congiunta con la Francia.
  • Accordo storico firmato nel 1516 che sancisce la pace perpetua tra la Francia e la Confederazione Svizzera.
  • La versione tedesca di questo documento è conservata presso l’Archivio di Stato del Cantone di Friburgo, mentre la versione latina è conservata presso gli Archivi nazionali francesi.

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Gli archivi letterari di Friedrich Nietzsche

  • Iscrizione congiunta con la Germania.
  • Archivi del filosofo, poeta e compositore la cui influenza è di portata mondiale e interdisciplinare.
  • Questa iscrizione raggruppa quattro collezioni, di cui tre conservate in Svizzera presso le seguenti istituzioni: Biblioteca universitaria di Basilea, Archivio di Stato del Cantone di Basilea Città e Fondazione Casa Nietzsche (Sils-Maria).

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I disegni e gli scritti dei bambini in Europa in tempo di guerra (1914–1950)

  • Iscrizione congiunta con Germania, Francia, Canada, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Spagna.
  • Documentazione dell’esperienza di bambine e bambini durante i conflitti attraverso testimonianze dirette e visive che offrono uno sguardo unico sull’impatto delle guerre.
  • Questa iscrizione comprende 17 collezioni, di cui tre conservate in Svizzera: la collezione dei bambini di Buchenwald (1945–1946), conservata nell’Archivio svizzero di storia contemporanea (Politecnico federale di Zurigo), la collezione di disegni scolastici dell’insegnante Jakob Weidmann (1939–1944), conservata presso il Pestalozzianum (Zurigo), e il diario del Villaggio dei bambini Pestalozzi (1950), conservato presso la Fondazione Villaggio dei bambini Pestalozzi (Trogen).

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Queste iscrizioni testimoniano la diversità e la ricchezza del patrimonio documentario svizzero, coprendo un’ampia gamma di documenti: dai grandi testi fondativi del diritto internazionale umanitario agli archivi diplomatici che segnano la storia delle relazioni tra Stati, passando per le tracce letterarie e fotografiche di figure emblematiche del XX secolo. Inoltre, illustrano l’importanza della memoria collettiva attraverso documenti eccezionali come racconti personali, corrispondenze o testimonianze visive che mostrano l’impatto dei conflitti sugli individui e sulle società.

Il programma Memoria del Mondo, creato nel 1992 dall’UNESCO, mira a proteggere, a valorizzare e a rendere accessibile il patrimonio documentario, che svolge un ruolo fondamentale per la comprensione della storia e della cultura umane. Il Registro internazionale costituisce una delle iniziative principali di questo programma, catalogando documenti di importanza universale come manoscritti, archivi, film e registrazioni sonore.  

La Commissione svizzera per l’UNESCO è l’organo di riferimento per il coordinamento e l’attuazione del programma Memoria del Mondo in Svizzera. Seleziona e presenta le candidature svizzere per l’iscrizione nel Registro internazionale all’UNESCO, accompagnando le istituzioni detentrici dei documenti nel processo di iscrizione. Basandosi sul lavoro di un gruppo di esperte ed esperti, garantisce il rispetto dei criteri d’idoneità e assicura una selezione strategica delle proposte.

Citazioni:

Nicolas Ducimetière, membro della Commissione svizzera per l’UNESCO, ha dichiarato:

«Queste iscrizioni accrescono la visibilità del patrimonio documentario svizzero e testimoniano l’impegno della Svizzera per la salvaguardia della memoria mondiale. Siamo lieti di questo riconoscimento e del lavoro svolto dalle istituzioni archivistiche coinvolte»

Cécile Vilas, membro della Commissione svizzera per l’UNESCO, ha dichiarato:

«Queste iscrizioni mettono in evidenza testimonianze storiche la cui rilevanza e la cui portata sono ancora di grande attualità. La loro conservazione è fondamentale affinché le generazioni future possano continuare a fare tesoro di queste memorie, indispensabili per comprendere il mondo contemporaneo.»

In totale, 74 nuove iscrizioni al Registro internazionale sono state approvate dal Consiglio Esecutivo dell’UNESCO durante la sua 221a sessione. Questa decisione arricchisce il Registro internazionale “Memoria del Mondo” e sottolinea l’importanza del patrimonio documentario per la trasmissione della storia, della cultura e della memoria collettiva a livello globale.

Contatto:
Christof Bareiss
Commissione svizzera per l’UNESCO
Tel.: +41 58 461 17 35
christof.bareiss@eda.admin.ch 

UN-Weltwasserbericht 2025: Berge und Gletscher als Wasserspeicher

Die UNESCO koordiniert im Auftrag der Vereinten Nationen die Erstellung des jährlichen UN-Weltwasserberichts. Dieser Bericht fasst die zuverlässigsten Daten zur globalen Wasserbewertung zusammen und bietet fundierte Analysen zu den grössten Herausforderungen im Wassersektor. Jedes Jahr am 22. März, dem Weltwassertag, wird der Bericht veröffentlicht und rückt ein spezifisches Schwerpunktthema in den Fokus.

Weltwasserbericht 2025: Die Bedeutung der Kryosphäre für die Wasserversorgung

Der diesjährige Weltwasserbericht beleuchtet die essenzielle Rolle von Gebirgsgewässern und Gletschern für die nachhaltige Entwicklung von Bergregionen sowie für die Gesellschaften in tiefer gelegenen Gebieten, die auf diese Wasserressourcen angewiesen sind. Die Veröffentlichung erfolgt vor dem Hintergrund eines rasanten Wandels der Kryosphäre, also aller Formen von Eis und Schnee in den Bergen – eine Entwicklung mit weitreichenden Folgen für den globalen Wasserhaushalt.

Zusätzlich trägt der Bericht der Entscheidung der UN-Generalversammlung Rechnung, das Jahr 2025 zum “Jahr der Erhaltung der Gletscher” zu erklären. Er unterstreicht die Dringlichkeit von Schutzmassnahmen angesichts der fortschreitenden Gletscherschmelze und der damit verbundenen Herausforderungen für die Wasserverfügbarkeit weltweit.

Deutsche Zusammenfassung in Kooperation mit vier UNESCO-Kommissionen

Seit mehreren Jahren veröffentlicht die Deutsche UNESCO-Kommission in Zusammenarbeit mit den nationalen UNESCO-Kommissionen Österreichs, Luxemburgs und der Schweiz eine deutschsprachige Zusammenfassung des Berichts.


Nuovo opuscolo «Patrimonio mondiale in Svizzera»

L’opuscolo «Patrimonio mondiale in Svizzera» è stato aggiornato e ristampato. È bilingue italiano/inglese. La nuova edizione include ora l’ultima iscrizione della Svizzera nella Lista del Patrimonio Mondiale: il bene seriale e transnazionale «Foreste primarie e antiche di faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa» (2021).

Questo sito transfrontaliero del Patrimonio Mondiale, che comprende 93 zone protette in 18 paesi, rappresenta un esempio eccezionale di foreste primarie e antiche di faggi della zona temperata, distribuite su tutto il continente. Il faggio si distingue per la sua capacità di adattarsi a diverse condizioni climatiche e geografiche. Con alberi di oltre 170 anni e una superficie totale di oltre 1000 ettari, le due riserve forestali situate nelle valli di Lodano, Busai e Soladino (TI) e nel Bettlachstock (SO) costituiscono un prezioso serbatoio genetico non solo per il faggio, ma anche per numerose specie animali e vegetali associate e dipendenti da questi habitat.

L’opuscolo può essere ordinato gratuitamente ed è disponibile anche in versione tedesco/francese.

Veranstaltung: Journalismus in Zeiten von Vertrauens- und Aufmerksamkeitsverlust – welche Rolle spielt KI?

In einer Zeit, in der das Vertrauen in die Medien und das Interesse an Nachrichten weltweit sinken, spielt die Rolle der Künstlichen Intelligenz (KI) im Journalismus eine zunehmend zentrale Rolle. Laut dem Digital News Report 2024 des Reuters Institute geben fast vier von zehn Menschen weltweit an, Nachrichten aktiv zu meiden. In der Schweiz ist das allgemeine Vertrauen in Medien in den letzten zehn Jahren gesunken – ebenso wie in Österreich und Deutschland, wo eine wachsende Zahl der Bevölkerung kaum oder gar keine Nachrichten konsumiert.

Soziale Medien haben dabei für viele Menschen die Rolle der primären Informationsquelle übernommen. KI-gestützte Empfehlungssysteme priorisieren häufig unterhaltsame Inhalte vor faktenbasierten Berichten. KI-Technologien könnten es in Zukunft zusätzlich erschweren, verlässliche Informationen zu finden, was sowohl für Journalisten als auch für Medienkonsumenten Herausforderungen mit sich bringt. Gleichzeitig bieten KI-Tools aber auch Chancen für Medienhäuser und Journalisten, neue Wege zu erschliessen, um Vertrauen zurückzugewinnen und den Zugang zu verlässlichen Nachrichten zu fördern.

Die UNESCO-Kommission von Österreich, in Kooperation mit der UNESCO-Kommissionen Deutschlands und der Schweiz sowie der Presseclub Concordia, lädt zur Diskussion “Journalismus in Zeiten von Vertrauens- und Aufmerksamkeitsverlust: Die Rolle von KI?” ein. Die Veranstaltung beleuchtet die Herausforderungen und Chancen des KI-Einsatzes im Journalismus, insbesondere vor dem Hintergrund sinkenden Medienvertrauens und abnehmendem Interesse an Nachrichten. Experten diskutieren über die Möglichkeit, KI zur Stärkung faktenbasierter Berichterstattung einzusetzen und wie Medien dadurch breitere Bevölkerungsschichten erreichen könnten.

Details zur Veranstaltung

  • Wann: Mittwoch, 11. Dezember 2024, 17.30-19.00 Uhr
  • Wo: Presseclub Concordia, Wien & online (in deutscher Sprache)
  • Anmeldung: Link zur Anmeldung

Der Link zur Online-Teilnahme wird ca. 1 Woche vor der Veranstaltung per Mail verschickt.

Incontro Memoria del Mondo in Svizzera: Un proficuo scambio a Neuchâtel

Il 29 ottobre 2024, la Commissione svizzera per l’UNESCO ha organizzato il quarto incontro delle istituzioni in Svizzera i cui archivi sono iscritti al Registro internazionale del programma Memoria del Mondo. L’evento ha riunito una ventina di partecipanti, rappresentanti di diverse istituzioni con fondi archivistici iscritti nel Registro, presso la Biblioteca pubblica e universitaria di Neuchâtel (BPUN). L’obiettivo dell’incontro era rafforzare i legami all’interno della rete e creare nuove opportunità di collaborazione.

A titolo di promemoria, il Registro internazionale del programma Memoria del Mondo, istituito dall’UNESCO, ha l’obiettivo di preservare e promuovere il patrimonio documentario di importanza mondiale. Mette in evidenza documenti, collezioni e archivi che testimoniano la storia, la cultura e l’identità dei popoli. Con l’iscrizione di questi elementi, l’UNESCO sensibilizza il pubblico sul valore inestimabile del patrimonio documentario, incoraggia la conservazione dei fondi spesso minacciati e favorisce la cooperazione internazionale in materia di conservazione e accesso a queste risorse. In sintesi, il programma è un invito all’azione per proteggere la nostra memoria collettiva e garantire che queste testimonianze restino accessibili alle generazioni future.

La giornata è iniziata con i saluti di benvenuto, seguiti da una presentazione sugli ultimi sviluppi e novità del programma Memoria del Mondo. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di scoprire le nuove proposte di iscrizione, che arricchiscono il patrimonio documentario riconosciuto da questo programma in Svizzera. Un punto importante è stato dedicato agli sforzi della Commissione svizzera per stabilire una lista indicativa di future nomine, grazie alla selezione accurata di un gruppo di esperti recentemente costituito. Questa iniziativa mira a migliorare la prevedibilità, la diversità linguistica e il radicamento istituzionale delle candidature svizzere al Registro internazionale.

Successivamente, i rappresentanti dei programmi Memoria del Mondo in Germania e in Francia hanno preso la parola per condividere esempi concreti delle loro iniziative. Le presentazioni della Sig.ra Hurdubae e del Prof. Dr. Elmshäuser hanno messo in luce non solo il funzionamento del programma nei rispettivi paesi, ma hanno anche offerto una panoramica arricchente delle attività transfrontaliere che rafforzano i legami culturali tra i paesi. I partecipanti hanno così potuto trarre ispirazione da buone pratiche e considerare collaborazioni future.

Durante la giornata, i partecipanti hanno anche avuto l’opportunità di esplorare l’Espace Rousseau della biblioteca, che illustra in modo esemplare la valorizzazione di un fondo iscritto al Registro internazionale. Questa visita ha permesso di evidenziare l’importanza della valorizzazione del patrimonio e di scambiare idee su come attrarre il pubblico verso queste risorse documentarie. I partecipanti hanno inoltre potuto scoprire l’impressionante lavoro di conservazione, archiviazione e digitalizzazione realizzato su questo fondo, in particolare per quanto riguarda gli erbari di Rousseau.

Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla presentazione della nuova iscrizione: «Archivio Heidi e Johanna Spyri». Questa introduzione ha messo in luce l’importanza universale di questo emblematico personaggio letterario e il suo impatto sull’immaginario collettivo legato alla Svizzera. Pur rimanendo profondamente legata al suo territorio, Heidi ha conosciuto un destino mondiale straordinario.

Infine, una tavola rotonda ha permesso ai responsabili dei fondi Memoria del Mondo in Svizzera di fare il punto sulle loro attività e di condividere esperienze. La Commissione svizzera per l’UNESCO auspica che questa dinamica di scambio favorisca un clima di collaborazione, propizio allo sviluppo di future iniziative.

Enhancing the Right to Science and the Planetary Crisis: A roundtable on emerging trends and issues

This side event to the 2023 Social Forum, taking place on 2 and 3 November 2023 in Palais des Nations, aims to highlight how the right to science has the potential of improving the enjoyment of many other rights and providing essential building blocks and responses to key sustainability challenges of our times — including the triple planetary crisis of climate change, biodiversity loss, and pollution. This event is organized by the University of Geneva, the Swiss Commission for UNESCO, UNESCO, and the Geneva Environment Network.

While science is indispensable for addressing current and future societal challenges, its role is more debated than ever in polarized, politicized and often partial terms. Scientists often find themselves under attack and their institutional foundations and spaces eroding.

About this Event

Are science concerns adequately identified and articulated in human rights processes and the triple planetary crisis? The right to science encompasses different complementary dimensions from access to scientific knowledge and the applications of scientific progress to protection against harm deriving from scientific and technological advancements and protection of the autonomy and freedom of scientific researchers. Clearly, enhancing the right to science through its different components has the potential of improving the enjoyment of many other rights and providing essential building blocks and responses to key sustainability challenges of our times — from climate change and biodiversity loss to global health crises and pandemics. The global COVID-19 pandemic, for example, revealed deep-running challenges in vaccine access but also in the application of intellectual property regimes exacerbating inequalities across and within countries.

In that sense, defending the right to science is also critical in accelerating progress towards achieving the Sustainable Development Goals (SDGs), which are underpinned by scientific knowledge derived from the natural and social sciences. However, taking full advantage of this right will require a far more comprehensive approach to its application.

This side event presents research building on the momentum created by recent normative developments such as the UNESCO 2017 Recommendation on Science and Scientific Researchers. It also draws on an increasing interest in recent years including the outcomes of recent experts’ conversations such as the Geneva Human Rights Dialogue on the Right to Science. This roundtable offers a critical opportunity to reflect upon emerging trends and issues including the launch of a Special Issue on “Enhancing the Right to Science” and recent developments in relation to the triple planetary crisis.

Time and Place

2 November 2023 14:00 – 15:00

Venue: Palais des Nations, Geneva, Room XXII & Online

Speakers

  • Yvonne DONDERS, Professor, University of Amsterdam
  • Alexandra XANTHAKI, UN Special Rapporteur in the field of Cultural Rights
  • Marcos ORELLANA, UN Special Rapporteur on toxics and human rights
  • Stephan KUSTER, Head, Institutional Relations, Frontiers
  • Kostas TARARAS, Programme Specialist, UNESCO
  • Peter Bille LARSEN, Senior Lecturer, University of Geneva & Member of the Swiss Commission for UNESCO

Participation

This side event is open to participants of the 2023 Social Forum. This event will be streamed live on YouTube.

AI, Biotechnology and Human Rights

How do emerging technologies transform human rights and how should we regulate them?

The College of Humanities (EPFL, Lausanne) cordially invites you to the official launch of the book: «Cambridge Handbook of Information Technology, Life Sciences and Human Rights» under the patronage of the Swiss Commission for UNESCO.

Emerging technologies are transforming humans and thereby human rights. New ethical and legal issues are raised in various scientific fields, from biotechnology and neurotechnology to information technology. What ethical and legal frameworks are needed to protect people from possible technology misuses while preserving the benefits that science and technology can bring to society? “The Cambridge Handbook of Information Technology, Life Sciences and Human Rights” addresses precisely this question and stand out as a crucial reference in the field.

Come and discuss this subject with co-editors of the Handbook:

They will share their expertise with:

  • Milena Costas Trascasas, Chair of the Advisory Committee to the UN Human Rights Council
  • Gerard Escher, neurobiologist, senior advisor to the President of the Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne

With the participation of:

The event will be moderated by CDH journalist Anne Laure Gannac.

In English / Open to all
Lunch offered to registered people


Follow in streaming 
on the EPFL College of Humanities Youtube Channel

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Le Commissioni Nazionali per l’UNESCO in Europa (e non solo) condannano l’attacco all’Ucraina

Di fronte all’attacco russo all’Ucraina, le Commissioni UNESCO di oltre 35 paesi si sono espresse insieme per la prima volta e hanno firmato la seguente dichiarazione:

Gli eventi recenti segnano uno spartiacque per l’Ucraina, l’Europa e il mondo intero.

Le Commissioni Nazionali per l’UNESCO in Europa (e non solo) condannano con forza l’attacco all’Ucraina da parte della Federazione Russa. Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo dell’Ucraina, che comprende i giornalisti che coprono la zona del conflitto, gli insegnanti, gli educatori, gli studenti e gli allievi che hanno il diritto di essere istruiti in pace. Sosteniamo pienamente i nostri partner che promuovono gli obiettivi e i valori dell’UNESCO in Ucraina e non solo.

Il 24 febbraio l’UNESCO ha chiesto il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario. In particolare, ha chiesto la conservazione della libertà di informazione, la protezione dei professionisti dei mezzi di comunicazione e il rispetto della Convenzione dell’Aja per la Protezione dei Beni Culturali in caso di Conflitto Armato. Un totale di 7 siti del Patrimonio Mondiale UNESCO si trova in Ucraina. In seguito alla recente escalation di violenza, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto al Presidente Russo di ritirare le sue truppe dall’Ucraina.

WE LOVE ÄNTLIBUECH – Una mostra sulla qualità della vita e la sostenibilità nell’Entlebuch

Un bel paesaggio svolge un ruolo importante nell’assicurare un’elevata qualità della vita: è fonte di godimento estetico e spazio abitativo, di svago e di movimento ma rafforza anche l’identificazione con la regione e contribuisce a far sentire «a casa». © Biosfera UNESCO dell’Entlebuch, fotografo: Martin Mägli

Che cosa significa qualità della vita? Che cosa offre l’Entlebuch in termini di qualità della vita? Quanto è sostenibile la nostra «qualità della vita»? E quali caratteristiche potrebbe avere la qualità della vita per le generazioni future? Queste e altre domande simili, che riguardano ognuna e ognuno di noi, vengono affrontate in una mostra interattiva che la Biosfera UNESCO dell’Entlebuch inaugura insieme al Centro per lo sviluppo sostenibile e l’ambiente (CDE) dell’Università di Berna e l’Entlebucherhaus il 30 settembre 2021 a Schüpfheim.

La mostra si basa sui risultati di una ricerca condotta dall’Università di Berna nell’ambito di un progetto nazionale intitolato «Qualità di vita sostenibile nei parchi di importanza nazionale». Interviste mirate e i ampi sondaggi hanno permesso di capire quali aspetti assicurano un’alta qualità della vita, in che misura sono presenti nella popolazione di diverse regioni e come si possono rendere sostenibili.

Cosa si intende per qualità di vita sostenibile? Il concetto di «qualità di vita sostenibile» è complesso perché considera tutti gli aspetti importanti dal punto di vista della qualità della vita per valutarli in termini di impatto sociale, economico e ambientale. La qualità della vita così definita include l’equità inter- e intra-generazionale e comprende le relazioni sociali e l’uguaglianza, ma anche natura e paesaggio, occupazione, reddito, partecipazione e appartenenza, modo di abitare, mobilità, salute e sicurezza, formazione e conoscenza. Maggiori informazioni sul progetto di ricerca: www.cde.unibe.ch

La mostra riprende, rielabora e rende concreti gli aspetti più importanti emersi dal progetto di ricerca attraverso una serie di ritratti: sei protagoniste e protagonisti con diversi background raccontano cosa significa per loro «qualità della vita». I ritratti costituiscono il punto di partenza per riflettere sull’argomento e paragonare i risultati delle proprie riflessioni con quelli della ricerca. Il progetto espositivo mira a incentivare il confronto mettendo il pubblico di fronte a diverse opinioni e affermazioni, tutte direttamente collegate alla vita quotidiana. Incoraggia inoltre la partecipazione, permettendo l’espressione di desideri che verranno poi valutati e trasmessi ai responsabili locali.

La mostra è completata da un programma che approfondisce alcuni temi e consente di ampliare ulteriormente la discussione. Singoli elementi di questo programma potranno in seguito anche entrare a far parte della mostra stessa. Infine, l’esposizione è a sua volta concepita per essere sostenibile e durevole. Grazie all’approccio partecipativo, la Biosfera UNESCO dell’Entlebuch spera di contribuire a diffondere e integrare stabilmente la discussione su una qualità di vita sostenibile tra la popolazione.

Luogo: Entlebucherhaus, Schüpfheim; www.entlebucherhaus.ch
Durata: 30.9.2021 – 20.3.2022
Maggiori informazioni sulla mostra e il programma di accompagnamento si possono trovare qui www.biosphaere.ch/ausstellung